giovedì 20 febbraio 2014

Citando Coelho

“Nessuno può giudicare. Ciascuno conosce la grandezza della propria sofferenza, o la dimensione della totale mancanza di significato della propria vita cita Coelho nel suo libro “Veronika decide di morire”.

La banalità nell’affermare che esistano specifiche dimensioni del dolore alle quali far riferimento è comune a molti soggetti con i quali nella vita ho avuto a che fare. 

Ogni dolore, mi dico, è reale nel momento in cui lo si sta vivendo. 

Non esiste una comparazione tra dolori, non esiste una maratona in cui il dolore per la perdita di un proprio caro, gareggia con quello per la fine di una storia... 




venerdì 31 gennaio 2014

Terra dei fuochi: paure plausibili o psicosi di massa?

Ho trascorso gli ultimi quindici giorni della mia vita a lamentare un forte mal di testa, così ho deciso di smettere di studiare, ho rimandato gli esami a data da destinarsi, ho trascurato chi avevo accanto, ho asfissiato i miei parenti con terribili paure, ho pianto ogni giorno, ho dormito a malapena quattro ore la notte. 
Al passare dei giorni il mio mal di testa diventava insostenibile, alimentato da stress ed ansie progressive
Alla fine mi sono recata da un bravissimo neurologo, il quale mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica che ho scoperto avere esito negativo. 
Ho pianto nuovamente, stavolta lacrime di gioia
Avevo scongiurato quanto di più temuto potesse accadermi. Ho avuto poche persone al mio fianco, mi sono sentita veramente sola, ma quell'angelo col camice bianco che mi teneva la mano durante l'esame medico questa mattina, mi ha restituito tutto il bene di cui avevo bisogno. 
In una Terra martoriata come quella in cui vivo, scongiurare dei gravi pericoli è un miracolo. Sfido chiunque a non aver temuto almeno una volta, per la propria vita o quella dei propri cari. 
Non m'importa che qualcuno mi definisca ansiosa o paranoica, ho visto troppe persone perdere certe battaglie, nonostante amassero infinitamente la vita. Ed anche io la amo, adesso più che in altri momenti.


Io amo la mia vita. E voi?

Telese, Parco del Grassano ©


lunedì 27 gennaio 2014

Pensieri spazzatura.

Non conta che ciò che scrivo sia spazzatura. Tutto quello di cui necessito in questo momento è dar voce alle parole. Era da tempo che mi accingevo a farlo, senza alcun risultato. 

Avevo dimenticato persino quale fosse il mio nome su questa piattaforma sociale di cui sono l'unica spettatrice. Ho la sensazione, molto spesso, di essere l'unica spettatrice anche della mia stessa vita. Sono partecipe io sola di quello che vivo, ingoio solitudini di ogni genere, mi nutro di empatica sofferenza, come se la mia soltanto non bastasse.