Forse oggi sono solo una studentessa discreta; tutte le convinzioni che avevo su me stessa e le mie capacità sono crollate. O forse, semplicemente, è davvero così difficile far capire a chi ti sta davanti, in quei quindici ma eterni minuti, cosa ci sia dietro il tuo studio, quanto amore o odio tu abbia vissuto, quali siano state le difficoltà che hai riscontrato, quali siano stati gli altri impegni che hai dovuto affrontare, quali i problemi.
Quali sono i criteri della meritocrazia? Perché se la passione con cui si studia qualcosa non rientra almeno in uno di questi criteri, credo di trovarmi nel sistema sbagliato.
Io non sono un numero, sono una persona.
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