giovedì 7 febbraio 2013

Lacrime fiere

Pensavo che questo momento fosse ancora lontano. Il momento in cui sarei impazzita, intendo.
Non percepisco più il colore delle cose che mi circondano. Non percepisco più queste lacrime fiere che segnano il volto di nero.
Come ti sentiresti ad avere la testa vuota? Non ti sentiresti, appunto. Neanche io mi sento. Non sento più le mie urla disperate. Non sento più quello che scrivo.
Le parole camminano solitarie dove giace la mia coscienza ormai da tempo.

 


2 commenti:

  1. Devi assolutamente leggere il brevissimo epistolario di Rainer Maria Rilke "Lettere a un giovane poeta". Mi ringrazierai.

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